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martedì, Novembre 18, 2025

Invocata l’ANAC per la nomina del Commissario Rossi della moglie quale Responsabile dell’Ufficio Gare istituito. La repilica di Rossi

Una nomina del direttore generale della ASL Stefano Rossia sua moglie quale responsabile dell’ufficio gare territoriali la cui istituzione è contestuale e nello stesso provvedimento di nomina risalente al 30 dicembre scorso ha generato la segnalazione di presunto conflitto di interessi all’ANAC. La firma quella di Giovanni D’Ambra, segretario provinciale del sindacato Cisal Sanità. «Riteniamo – scrive D’Ambra – che quanto accaduto possa indebolire la fiducia a credere, da parte dei dipendenti, nell’imparzialità e nel buon andamento dell’azione amministrativa e sanitaria dell’Asl di Lecce. Proprio perché il conflitto di interessi è una condizione giuridica che si verifica quando viene affidata un’alta responsabilità decisionale a un soggetto che ha interessi personali o professionali in contrasto con l’imparzialità richiesta da tale responsabilità, imparzialità che può venire meno a causa degli interessi in causa anche potenziali». Nel provvedimento del 30 dicembre scorso si legge come motivazione l’evitare “plurime gare ponte” di disporre di un Ufficio che abbia l’obiettivo di avviare le gare sotto “soglia comunitaria di beni e attrezzature sanitarie da destinare ai distretti socio sanitari”. In quel provvedimento viene individuata la responsabile Coordinamento dei Servizi amministrativi distrettuali, Rosanna Indiveri, moglie di Rossi. . La motivazione riportata nel provvedimento è che la dott.ssa Indiveri “ha maturato notevole esperienza nella gestione e nel coordinamento delle procedure amministrative per l’approvvigionamento di beni e servizi sia in qualità di Responsabile unico del procedimento in numerose procedure di gara sia quale referente aziendale di specifiche schede di progetti di investimento”. Tanto per nominarla responsabile  dell’Ufficio gare territoriali.

Il direttore generale Rossi ha affidato a una lunga lettera, inviata a Cisal e ad Anac, la sua replica nela quale apr specificando che la Dott. Indiveri ricopre il ruolo di Coordinatore dei servizi amministrativi “In virtù di incarico conferitole dal precedente Direttore Generale, con delibera del 25.5.2022, ben antecedentemente all’insediamento del sottoscritto avvenuto 1’11/7/2022″ E Continua:  “Invero la disposizione in questione, di natura squisitamente organizzativa, non integra in al­cun modo un incarico aggiuntivo, bensì esplicita in maniera organica funzioni di precipua compe­ tenza della UOSD già diretta dalla Dott.ssa lndiveri. Essa è finalizzata a razionalizzare le attività am­ ministrative di competenza dei Distretti Socio Sanitari, mediante la raccolta dei fabbisogni aggrega­ ti e l’espletamento a livello centralizzato delle gare sotto-soglia già svolte singolarmente dai singoli Distretti Socio Sanitari, così da ottenere il duplice vantaggio di concentrare le poche risorse umane ed ottenere economie di prezzo e di procedimento.L’ufficio opererebbe, altresì, quale mero “punto istruttore” dell’Area Gestione Patrimonio ed esclusivamente su delega del Direttore di quest’ultima.Peraltro, analoga e speculare soluzione organizzativa era stata adottata dalla ASL di Lecce istituendo alcuni mesi prima !'”Ufficio Gare Ospedaliere”, nell’ambito del più generale disegno complessivo di riorganizzazione amministrativa”.

Rossi conclude: “Le attività sopra descritte, dunque, già rientravano indiscutibilmente nelle competenze della UOSD “Coordinamento servizi amministrativi distrettuali”, diretta dalla Dott. lndiveri (da tempo ben antecedente l’insediamento del sottoscritto), e pertanto la disposizione assume carattere di­ chiarativo e non costitutivo di tali funzioni.

Per ciò concerne, poi, l’individuazione della Dott. lndiveri quale Responsabile dell’Ufficio Gare istituito all’interno della stessa UOSD da Lei diretta, occorre precisare che allo stato la Dott. lndiveri era (già alla data del mio insediamento) ed è tuttora l’unica Dirigente Amministrativa in servizio presso i 10 Distretti Socio Sanitari della ASL di Lecce.

Da tutto quanto suesposto, emerge l’assoluta legittimità della disposizione, erroneamente ritenuta anche solo potenzialmente fonte di conflitto di interessi”

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