Ancora un peschereccio alla deriva molto vicino alle coste salentine. E’ stato individuato i ieri sera al largo di Torre Vener e si è adagiato sul basso fondale all’alba. L’ipotesi più accreditata è che sia stato utilizzato per il trasporto di migranti. La capitaneria di porto di Gallipoli ha accertato non ci fossero uomini a bordo. Hanno collaborato con uomini e mezzi anche le guardia costiera di Otranto e una unità navale giunta da Brindisi. E’ questo il terzo caso in poco tempo di natanti alla deriva che giungono sulle nostre coste. L’ultmio il 16 dicembre scorso, a Torre San Giocanni. Questa volta è stato necessario però attivare il Piano Locale Antinquinamento perché durante i primi controlli si distinguevano chiaramente esalazioni da idrocarburi provenienti dal peschereccio in balia delle correnti in un’area come Torre Veneri che è un Sito di Interesse Comunitario (Sic) e poco distante si trova la riserva naturale e Oasi WWF Le Cesine: da Otranto è sopraggiunto il battello disinquinante “Ievoleco” e ciò ha consentito di delimitare il rischio di sversamento. Sorvegliato ora dall’esercito e da personale dell’ufficio marittiomo di San Cataldo, si sta pianificando la messa in sicurezza. Per queste prossime attività si stanno attivando VV FF e GdF. Indagini sono poi in corso per individuare la provenienza del peschereccio.

